Alla scoperta dei vini rossi bulgari: un viaggio tra storia e sapori unici
La Bulgaria vanta una tradizione vitivinicola millenaria, risalente addirittura a 5000 anni fa. Le tribù tracie che abitavano queste terre già coltivavano la vite e veneravano Dioniso, il dio del vino. Oggi il paese sta riscoprendo la sua vocazione enologica, puntando sulla qualità e sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni.
I vitigni rossi locali da non perdere
Tra i vitigni a bacca rossa tipicamente bulgari, spiccano alcuni nomi affascinanti e poco noti al di fuori dei confini nazionali:
- Mavrud: originario della Valle della Tracia, dà vita a vini robusti e di carattere
- Melnik (o Shiroka Melnishka): coltivato nella Valle della Struma, con influenze mediterranee, per vini eleganti e longevi
- Gamza (Kadarka): diffuso soprattutto al Nord, porta nel bicchiere profumi fruttati e speziati
- Rubin: incrocio tra Nebbiolo e Syrah, unisce potenza e finezza
Accanto a questi, troviamo anche vitigni internazionali come Cabernet Sauvignon e Merlot, che qui esprimono una precisa identità territoriale.
Tour e degustazioni per scoprire il meglio dell’enologia bulgara
Per immergersi nell’affascinante mondo dei vini rossi bulgari, il modo migliore è partire alla scoperta delle cantine e dei vigneti. Ecco alcuni suggerimenti:
- Tour delle cantine della Valle della Tracia e della Struma, patria dei grandi rossi Mavrud e Melnik
- Degustazioni guidate nel cuore di Sofia, per assaggiare i vitigni autoctoni più rappresentativi
- Visite alle aziende storiche e di nuova generazione, come Edoardo Miroglio, Bessa Valley, Villa Yustina
Che siate appassionati o semplici curiosi, un viaggio tra i vini rossi della Bulgaria vi regalerà emozioni uniche. Un patrimonio enologico antico e prezioso, che merita di essere (ri)scoperto e apprezzato. Наздраве! (Nazdrave – Salute!)