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22 Ott 2024
Bevande

Dimyat: il vitigno bianco simbolo della Bulgaria

Dimyat: il vitigno bianco simbolo della Bulgaria

Cari amici, se venite in Bulgaria, non potete perdervi l’occasione di assaggiare i vini prodotti con l’uva Dimyat, una varietà autoctona che rappresenta una delle eccellenze enologiche di questo affascinante paese. Lasciatevi conquistare dai profumi e dai sapori di questo vitigno tutto da scoprire!

Dove cresce il Dimyat

Il Dimyat è coltivato principalmente lungo la costa del Mar Nero, in particolare nelle regioni di Varna, Burgas e Shumen, ma anche in alcune zone interne come Stara Zagora e Chirpan. Questo vitigno predilige i terreni calcarei e le zone collinari soleggiate, dove riesce ad esprimere al meglio le sue caratteristiche. La Bulgaria vanta una lunga tradizione viticola che risale a svariati secoli fa. Oggi il paese conta circa 60.000 ettari di vigneti e il Dimyat è il secondo vitigno a bacca bianca più coltivato dopo il Rkatsiteli. Nonostante sia poco conosciuto a livello internazionale, questo vitigno rappresenta una parte importante del patrimonio enologico bulgaro.

I profumi e i sapori del Dimyat

I vini prodotti con l’uva Dimyat si distinguono per il loro bouquet aromatico delicato e intrigante. Al naso spiccano note di pesca matura, fiori di tiglio, mela e agrumi. Alcuni sentori che ricordano la vaniglia possono emergere se il vino viene affinato in botte.Al palato il Dimyat regala una piacevole freschezza, grazie alla sua acidità vivace che bilancia perfettamente i profumi fruttati. Il corpo è medio, con un finale morbido e avvolgente. Negli ultimi anni alcuni produttori hanno sperimentato anche versioni orange e maturate sulle fecce, che donano maggiore struttura e complessità al vino. Grazie al suo profilo aromatico, il Dimyat si abbina magnificamente con la cucina asiatica, i piatti balcanici, il pesce, le carni bianche, la pasta e i risotti con asparagi o salsa di panna. È perfetto come aperitivo o per accompagnare formaggi freschi e delicati.

L’acidità, il segreto del Dimyat

Uno dei punti di forza di questo vitigno è la sua acidità pronunciata, che permette di produrre vini freschi e beverini anche in climi caldi come quello bulgaro. I grappoli maturano tardi, solitamente a fine settembre o inizio ottobre, accumulando zuccheri ma mantenendo una buona acidità. Questa caratteristica rende il Dimyat adatto non solo per vini fermi, ma anche per la produzione di spumanti metodo classico, vini dolci e distillati di alta qualità come la rakia, il tipico brandy bulgaro. L’acidità è infatti fondamentale per donare equilibrio, longevità e resistenza ai vini. Alcuni studi hanno misurato l’acidità totale (espressa in acido tartarico) dei vini Dimyat intorno ai 4,2 g/L, un valore più alto rispetto ad altri vitigni internazionali come lo Chardonnay. Questo permette di bilanciare la dolcezza dei vini e di esaltarne i profumi.

Un vitigno da riscoprire

Se siete degli appassionati curiosi e volete andare oltre i soliti vitigni famosi, il Dimyat fa proprio al caso vostro. Assaggiando i vini prodotti con questa uva, potrete immergervi nei sapori autentici della Bulgaria e apprezzare la biodiversità del suo patrimonio viticolo. Non esitate a chiedere ai produttori e ai sommelier locali di farvi assaggiare diverse interpretazioni di Dimyat: dai vini giovani e immediati fino a quelli più strutturati e complessi, magari con un passaggio in legno. Lasciatevi sorprendere dalla versatilità di questo vitigno! E se avete la fortuna di visitare la Bulgaria in settembre, non perdetevi la vendemmia del Dimyat: potrete ammirare i grappoli dorati e succosi, pronti per essere trasformati in nettare. Un’esperienza indimenticabile che vi farà innamorare di questa terra e dei suoi tesori enologici.

Allora, siete pronti a brindare con un calice di Dimyat?

Nazdrave, come dicono da queste parti! Che il vostro viaggio nel mondo dei vini bulgari sia ricco di piacevoli scoperte. E non dimenticate di portare a casa qualche bottiglia per far assaggiare ai vostri amici italiani questo piccolo gioiello balcanico.

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